Perché capita così frequentemente di mettere in atto lo strato protettivo che ci mantiene nel nostro stato di comfort, anche se sappiamo che in quello stato non viviamo al meglio?

 

Perché lo stato protettivo è uno scudo che ci creiamo per evitare che le situazioni siano troppo dolorose per noi e pensiamo così di tenere sotto controllo la nostra paura o il dolore.

In questo modo però rischiamo di allontanarci sempre di più dalla serenità di una vita solare e più leggera.

 

Quando entriamo in questo stato di chiusura, ci allontaniamo dalla possibilità di raggiungere la  “luce fuori dal pozzo”. Nello stato di protezione diventiamo bravissimi ad adottare un ruolo, un’immagine di noi vittime. Includiamo gli altri nel nostro copione e, con affabilità, tentiamo di controllare situazioni e persone per incolpare qualcuno dell’accaduto.

 

Quando siamo nello stato di protezione infatti, difficilmente diamo a noi stessi la responsabilità di quanto ci appartiene e così restiamo passivi, subendo questo ruolo per anni… forse per tutta la vita, non godendo della bellezza di scambiare armonia con le persone intorno a noi.

 

Gli altri, le persone che incontriamo ogni giorno nella nostra vita, possono essere una buona palestra emozionale per capire cosa non vogliamo più essere, fare o avere; inoltre possono essere la chiave per uno scambio reciproco di armonia.

 

Più restiamo nello stato di protezione, più ci ancoriamo al ruolo di autocommiserazione e tendiamo a giudicare il comportamento altrui.

 

Chi usa questa modalità comportamentale in genere fa spesso del sarcasmo, ferisce emozionalmente gli altri,  avendo l’aspettativa che seguano solo il loro copione, manipola i pensieri di coloro che sono intorno, inserendo in ciò che dice il relativo senso di colpa in caso di comportamento autonomo.

Si insinuano pensieri manipolatori usando l’affabilità, così che nessuno possa poi avere il coraggio di contraddire questa persona così “squisita”. Gli altri diventano strumenti manipolati per avvalorare le proprie teorie vittimistiche.

Tu stanne fuori!

 

E se invece tu iniziassi a vedere ogni evento “difficile” come una opportunità per sviluppare una tua crescita personale e iniziassi a generare solo armonia intorno a te?

 

Come dice Yes Coaching:

“La vita è un soffio! Perché non viverla con leggerezza?”

 

Alessandra Vicario per YesCoaching

Il Coaching per la Crescita Personale

2 Response Comments

Leave A Comment

Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.