Gratitudine, restituzione: una strada verso il tuo benessere personale. Il Blog di Yes CoachingQuante persone conosci che non sono in grado di “restituire”, ma assorbono da te continuamente?

A volte un sorriso è già un’importante “restituzione”. Non parlo solo di gratitudine; perché non sempre un “grazie” è necessario, ma, banalizzando, “grazie” è un tipo di “restituzione”. 
Nei casi in cui dai spontaneamente, non aspetti alcun grazie, perché, agendo con naturalezza, non fai sforzo e hai già dimenticato il momento in cui lo hai fatto. In queste circostanze infatti non sei legato all’immagine che vorresti avere di te stesso davanti agli altri; agisci e basta. Non ti importa dell’immagine che dai di te all’esterno: buona o cattiva. Doni.

Nello stesso tempo la gratitudine per ciò che hai nella tua vita è il più bel regalo di “restituzione” che puoi fare…  a te stesso.

Dare restituzione è utile per te, per la tua crescita. E’ utile a farti distaccare dal tuo ego che ti fa sentire al contrario, di dover tenere per te il vantaggio ricevuto. E’ utile per chi lo riceve, perché il suo cuore si riempie di gioia, per essere uno strumento, attraverso il quale la persona ha potuto raggiungere un obiettivo positivo.
Quando qualcuno mi comunica un grande cambiamento che ha vissuto o la nuova serenità raggiunta, leggere nella email una frase spontanea di “restituzione”, mi sollecita a dare ancora e ancora. E questa “restituzione” è utile a far circolare l’energia del dare e del… ridare (avresti detto del  ricevere, eh?).  E’ un passo in più.  “Restituire” è vita.

In una situazione lavorativa, si ritiene che il denaro apporti l’energia della “restituzione”. Certo, il denaro è assolutamente importante, ma questo tipo di restituzione non dà la stessa forza interiore della gioia di aver partecipato ad un disegno più grande, che ti vede capace di “metterti a disposizione” e dare… anche utilizzando parole che transitano attraverso di te.

 

Con la “restituzione” occorre fare attenzione a non cadere nel bisogno dell’approvazione da parte degli altri. Alcune persone, anche a 55-60 anni, sentono il bisogno di sentirsi dire da mamma e papà: “bravo!”.  In questi casi, il bisogno di ricevere approvazione per ciò che si fa è dettato dall’insicurezza e, attraverso il mio lavoro quotidiano di Coach, noto sempre di più che non è l’età che hai, a renderti più sicuro, ma il lavoro che fai su te stesso.
 
 

 

Se hai fatto qualcosa per gli altri che ti ha appagato, donando, quello che hai fatto è già un obiettivo raggiunto; non può dipendere dal bisogno di sentirti dire “bravo!”. Forse hai donato sostegno, coraggio, forza interiore, quindi… non cerchi approvazione. Doni perché provi passione, desiderio di condivisione. C’è un fuoco interiore che ti spinge in quella direzione.

Restituire è una capacità. Che non tutti hanno. Ma che si può conquistare!!

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Alessandra Vicario per Yes Coaching

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